MACCHINA A VAPORE E MACCHINA FRIGORIFERA

 

MACCHINA A VAPORE

 

Nelle macchine a vapore, atte a trasformare calore in lavoro meccanico, si utilizza come fluido intermediario l’ acqua, che viene alternativamente vaporizzata e condensata.

Il problema di realizzare un ciclo termodinamico che produca la massima quantità di lavoro a parità di calore entrante, ha come soluzione ottimale la macchina di Carnot. Si tratta però di una macchina ideale, perché opera su un ciclo reversibile. Nella pratica, la soluzione che in maniera più brillante approssima  quella ottimale è la macchina di Rankine: 

 

 

Fig.1 – schema della macchina di Rankine

 

 

I cicli di Rankine a vapore saturo e a vapore surriscaldato, si realizzano con la successione di apparecchiature indicate in fig. 1: pompa, caldaia, turbina e condensatore. Questi singoli componenti sono dei sistemi aperti; non essendo in movimento nelle equazioni di bilancio trascuriamo sempre l’ energia cinetica e l’ energia potenziale.

 

 

Fig.2 – diagramma pressione volume

12   POMPA

Nella pompa il fluido, che è nella fase liquida, viene compresso isoentropicamente ( s costante). La pompa è un sistema aperto che, senza scambiare calore, porta il fluido ad una maggiore pressione senza sensibili cambiamenti di temperatura. Il lavoro di pompaggio, riferito all’ unità di massa di fluido fluente, vale:

 

 

            (1)

 

 

23   CALDAIA     

Con immissione di calore il fluido che arriva ad alta pressione dalla pompa viene riscaldato in un primo tempo (22’) nell’ economizzatore, indicato con una serie di tratteggi, dove il fluido viene portato alla sua temperatura di evaporazione; dopo passa nell’ evaporatore (2’ 3) dove avviene l’ evaporazione del fluido. Successivamente potrebbe trovarsi in alcuni casi un serpentino riscaldatore (3 3’) dove il vapore saturo viene surriscaldato (in assenza del serpentino la caldaia produce vapore saturo). La trasformazione nella caldaia è isobara (p costante) e internamente reversibile, e avviene - essendo un sistema aperto - senza scambio di lavoro. Il calore  che è necessario fornire alla caldaia vale:

 

 

            (2)

 

 

 

 

 


Fig.3 – schema della macchina di Rankine con surriscaldatore

 

 

 

 

 

Fig.4 – diagramma pressione volume

 

 

 

La quantità di calore qviene prelevata dai fumi caldi prodotti dalla combustione di un combustibile e dell’ aria comburente.

 

 

 

34   TURBINA

Il fluido che ora è nella fase di vapore saturo secco, passa attraverso una turbina, sistema aperto che non scambia calore e, espandendosi isoentropicamente (trasformazione adiabatica), compie lavoro (in questo caso meccanico).

 

 

            (3)

 

 

41   CONDENSATORE

Nel condensatore il fluido, nella fase di vapore saturo a bassa pressione, viene portato completamente nella fase liquida, a pressione e temperatura costanti cedendo calore q all’ esterno. Questa trasformazione avviene a pressione costante, senza scambio di lavoro e dunque isobara. Dal condensatore è necessario sottrarre la quantità di calore:

 

 

            (4)

 

 

 

 

 

COEFFICIENTE ECONOMICO

è il rapporto tra lavoro prodotto e calore assorbito netti

 

            (5)

 

dalla (1), (2), (3) trovo che:

 

            (6)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ESERCIZIO NUMERICO

Determinare il coefficiente economico per un ciclo di Rankine, date:

 

         

 

Dalla (5) e dalla (6) ho che, per calcolare il coefficiente economico, devo trovare i valori di ,  e .

 

Dal passaggio 12 del ciclo di Rankine trovo il lavoro pompaggio ; questo lavoro è uguale al salto di entalpia perché la trasformazione è isoentropica, e siccome in questa trasformazione il fluido è allo stato liquido si ha:

 

          

 

 

Dal passaggio 23 del ciclo di Rankine trovo il calore  che è necessario fornire alla caldaia; il calore è uguale al salto di entalpia perché la trasformazione è isobara, perciò:

 

 

            (8)

 

 

 

 

Dal passaggio 34 del ciclo di Rankine ricavo il lavoro della turbina , questo è uguale al salto di entalpia in quanto la trasformazione è isoentropica, perciò:

 

            (9)

 

della formula non conosco una grandezza, : r è il calore latente di vaporizzazione (tabulato) e x è il titolo. Quest’ ultimo vale 1 per lo stato 3 (la massa di calore  coincide con la massa totale del fluido); deve essere invece calcolato per lo stato 4, sfruttando il fatto che la trasformazione 34 è isoentropica:

 

 

            (10)

 

 

 

 

Ora che abbiamo trovato  abbiamo tutti i valori, da sostituire nella (9), necessari per calcolare :

 

 

Ora possiamo calcolare il coefficiente economico, andando a sostituire i valori trovati nella (5):   T1

 

 

 

 

 

 

 

 

MACCHINA FRIGORIFERA

 

I cicli frigoriferi sono trasformazioni termodinamiche cicliche che avvengono in particolari macchine chiamate macchine inverse, in quanto in queste macchine il lavoro viene sfruttato invece di essere prodotto. Nel caso della macchina a vapore si trasforma l’ energia entrante sotto forma di calore () in energia utile, lavoro (-rodotto dalla turbina; nella macchina frigorifera si inverte il ciclo, sfruttando il lavoro () si assorbirà calore (-).

Scopi principali delle macchine frigorifere sono:

1)      mantenere freddo il serbatoio a temperatura inferiore (ad esempio il frigorifero di casa).

2)      fornire calore al serbatoio a temperatura superiore  (ad esempio la pompa di calore).

Fig.5 – schema blocchi di una macchina frigorifera
 
 
 
 

 

 

 

La macchina frigorifera è composta anch’ essa da quattro sistemi aperti:     

                                                          

Fig.6 – schema di un impianto frigorifero

 

 

12   IL COMPRESSORE

Il fluido, che in 1 si trova allo stato di vapore saturo secco, passa attraverso un compressore che ne aumenta la pressione attraverso una trasformazione adiabatica reversibile. Durante questo passaggio si registra un aumento significativo della temperatura del fluido, che in 2 si trova nel campo del vapore surriscaldato. Il compressore necessita di un lavoro esterno (), per essere mosso, questo azionamento è effettuato nella maggior parte dei casi tramite motori elettrici.

 
 
23   IL CONDENSATORE
 Il fluido percorre la serpentina del condensatore e, attraverso una trasformazione isobara, cede calore () e comincia a raffreddarsi (22’) a pressione costante, fino a raggiungere in 2’ lo stato di vapore saturo secco. Poi sempre a pressione costante il vapore comincia a condensare (2’3) e a temperatura costante giunge in 3.
 
 
34   LA VALVOLA DI LAMINAZIONE

 Il fluido entra nella valvola        di laminazione e subisce una trasformazione isoentalpica () che ne diminuisce la pressione e la temperatura e ne aumenta il volume. L’ uso della valvola fa si che questa trasformazione non sia più adiabatica reversibile, come nel caso della turbina (34’), anzi la valvola rende questo processo fortemente irreversibile e da ciò deriva la possibilità di tracciare un percorso definito da 3 a 4. Altrettanto indefinita risulta essere l’ area del ciclo frigorifero, e questo rappresenta uno svantaggio rilevante.

 

 

                                                  
                                                                                        lavoro che
                                                                                  recupera la turbina       

 

 

Fig7  - grafico pressione-volume dell’ espansione adiabatica della valvola di laminazione; grafico pressione-volume dell’ espansione della turbina con lavoro che sarebbe potuto essere recuperato.

 

 

41 EVAPORATORE

Nell’ evaporatore il fluido, che prima era allo stato liquido, diventa vapore attraverso una trasformazione isoterma e isobara, assorbendo il calore  fornito al sistema, fino a raggiungere lo stato iniziale 1 dove può ricominciare il ciclo.

 

 
 
 
EFFETTO UTILE

Detto anche effetto frigorifero, ci interessa se ho una macchina frigorifera, dove lo scopo è quello di raffreddare il serbatoio a temperatura inferiore; è il rapporto tra il freddo prodotto e il lavoro speso:

 

 

            (11)

 

 

Poiché abbiamo considerato il ciclo frigorifero come una successione di sistemi aperti si trova che:

 

 

            (12)

 

 

 

COEFFICIENTE DI PRESTAZIONE COP

Ci interessa se la macchina funziona come pompa di calore, prelevando calore da un serbatoio freddo e cedendone una quantità maggiore ad un serbatoio caldo; è il rapporto tra il calore fornito e il lavoro speso:

 

 

            (13)

 

       

dalla quale si ha che:

 

 

            (14)             

         

 

Il calcolo dei coefficienti si riduce quindi al calcolo delle entalpie. Per il 1 principio della termodinamica è possibile stabilire una relazione tra  e COP.

 

 

            (15)

 

 

 

 

 

ESERCIZIO NUMERICO

Determinare l’ effetto utile  di una macchina frigorifera dati:

 

P = 3.6 BAR

P = 9.6 BAR

Refrigerante: Freon F

 

Nel caso della macchina frigorifera possiamo risolvere graficamente l’ esercizio: basandoci sui grafici relativi al fluido refrigerante impiegato (questi grafici ci vengono dati dalle ditte produttrici come ad esempio la “DuPont”)

 

 

 
                   
 

Fig.8

                      

Schematizzazione dei dati ricavati dal grafico:

 

Trasformazione

Pressione      (BAR)

Temperatura     (°C)

Entalpia specifica (KJ/Kg)

          1

          3,6

          5

      353,6

          2

          9,6

        50

      371,07

          3

          9,6

        40

      238,5

          4

          3,6

          5

      238,5

 

Da questi dati posso ricavare l’ effetto utile :

 

 

 

FLUIDI REFRIGERANTI

Sono fluidi utilizzati negli impianti frigoriferi e a pompa di calore. Uno dei fluidi refrigeranti più utilizzati è il Freon , appartenente alla categoria dei Cloro Fluoro Carburi (CFC), che danneggiano l’ ozonosfera la quale protegge la Terra dalle radiazioni ultraviolette emesse dal Sole. Un’ altro fluido molto usato è l’ ammoniaca , che è meno inquinante del Freon ma può comunque essere pericoloso per la salute, in quanto le sue esalazioni provocano bruciori alle vie respiratorie. Una buona sostituta, come fluido refrigerante, potrebbe essere l’ acqua ma purtroppo non consente di scendere a valori inferiori gli .